L'indice FTSE MIB è stato scambiato vicino alla chiusura di ieri a 26.580 mercoledì, dopo un rally di due giorni, in uno stato d'animo cauto a poche ore dalla decisione monetaria della Federal Reserve statunitense. Il mercato si aspetta un rallentamento dell'inasprimento della politica monetaria della Fed,
nonostante l'inflazione non sia ancora sotto controllo, a causa delle turbolenze sui mercati finanziari legate alla crisi bancaria. Allo stesso tempo, gli ultimi dati sull'inflazione nel Regno Unito hanno evidenziato il persistere di pressioni inflazionistiche. Tra i principali titoli milanesi, Terna (-1,6%) e Azimut Holding (-1,2%) hanno guidato le perdite, mentre Finecobank (+1,6%) e Nexi (-0,8%) hanno registrato i maggiori progressi. Anche l'utility Hera è avanzata dello 0,7%, dopo la pubblicazione dei conti del 2022. Nel frattempo, il mercato non sembra premiare Telecom Italia (-0,5%) dopo che il gruppo telefonico ha raggiunto un accordo con i sindacati per tagliare ben 2.000 posti di lavoro in Italia attraverso un piano di prepensionamento volontario come parte dei suoi sforzi per snellire le operazioni nazionali.
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