Il FTSE MIB ha registrato una leggera variazione positiva, chiudendo martedì in rialzo dello 0,2% a 32.006, in linea con i suoi omologhi europei. Gli operatori hanno soppesato le preoccupazioni per la crescita in Europa con i segnali di allentamento della pressione sui prezzi negli Stati Uniti. Gli occhi degli investitori sono ora puntati sui dati sull'inflazione negli Stati Uniti, che saranno resi noti domani, per avere maggiori indizi sullo stato di salute della maggiore economia mondiale e sulla traiettoria dei tassi di
interesse della Fed. Il titolo Nexi è stato il più performante, con un aumento del 2,4%, mentre anche il settore energetico ha registrato una forte performance. Le utility hanno guadagnato lo 0,9%, grazie ai notevoli aumenti di Hera (+1,4%), Enel (+1%) e Terna (+1%). In controtendenza il settore bancario, con Bper in calo dell'1,2%, Finecobank in perdita dell'1% e MPS in calo dello 0,4%. Telecom Italia, che era salita in mattinata dopo la notizia della sua uscita definitiva da Inwit, ha chiuso la giornata in fondo al listino con un calo dell'1,5%.
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