L'euro si è rafforzato al di sopra di 1,12 dollari, raggiungendo il livello più alto dal febbraio 2022, grazie alle aspettative degli investitori che la Banca Centrale Europea continui il suo ciclo di rialzi dei tassi per
affrontare l'inflazione e avvicinarla all'obiettivo del 2%. Nell'Eurozona, l'inflazione è scesa ai minimi di 17 mesi del 5,5% a giugno, ma il tasso core è rimasto ostinatamente alto al 5,4%, ancora vicino al massimo storico del 5,7% registrato a marzo. Attualmente i tassi di interesse nel blocco sono al 3,5%, ma gli operatori prevedono un picco del 4% entro la fine dell'anno. Tuttavia, una recente serie di dati economici deboli provenienti da tutta la regione potrebbe indurre la banca centrale a rivedere le previsioni di inflazione a settembre, lasciando eventualmente il tasso di deposito agevolato al 3,75%. Contemporaneamente, i dati sull'inflazione statunitense recentemente pubblicati, più deboli del previsto, hanno alimentato le speculazioni secondo cui la Federal Reserve si sta avvicinando alla conclusione delle sue attuali misure di inasprimento.
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