I titoli azionari europei hanno chiuso in netto ribasso giovedì, mentre i mercati valutavano gli utili societari del trimestre di marzo e la decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve. Lo Stoxx 50 è sceso dello 0,5% a 4.895, mentre lo Stoxx 600 è sceso dello 0,2% a 503. La banca centrale statunitense ha mantenuto invariati i tassi d'interesse, come previsto, e ha favorito l'allentamento delle condizioni finanziarie per tutte le principali economie esposte ai mercati del credito statunitensi,
annunciando un forte rallentamento delle vendite di Treasury. Tuttavia, i principali sviluppi hanno messo sotto pressione le principali società dell'indice blue-chip dell'Eurozona. ASML ha perso il 2,4%, seguendo il settore dei chip dopo gli scarsi risultati di AMD, mentre Stellantis è rimasta sotto pressione a causa del rapporto pessimistico sugli utili di martedì, con un calo del 4,2%. Nel settore finanziario, AXA ha perso il 2% in vista della relazione prevista dopo la campanella, mentre BBVA è scesa del 4% dopo aver presentato una proposta di fusione a Sabadell. D'altro canto, ING ha registrato un'impennata del 6% in seguito alla sua solida relazione. Fuori dall'euro, Novo Nordisk è scesa del 2,7% nonostante abbia battuto le stime sugli util
Il FTSE MIB è rimasto poco mosso, chiudendo a 33.736 giovedì, quando gli investitori hanno ripreso le contrattazioni dopo la pausa di metà settimana e sono stati accolti da un'ondata di nuove notizie sugli utili e dalla recente decisione politica della Federal Reserve statunitense. La banca centrale statunitense ha optato per il mantenimento dei tassi d'interesse e ha accennato a potenziali ritardi nei tagli dei tassi in presenza di dati deludenti sull'inflazione. Tuttavia, il presidente Powell ha scartato la possibilità di un rialzo dei tassi, affermando che l'attuale politica è sufficientemente restrittiva per riportare l'inflazione ai livelli target. Sul fronte societario, i principali istituti di credito, come Unicredit e Intesa Sanpaolo, hanno guadagnato circa l'1%. Anche i titoli delle utility, in particolare Enel, hanno registrato una performance positiva, con un aumento dell'1%. Al contrario, il colosso automobilistico Stellantis è stato il primo a perdere terreno, con un calo del 4,3%, attribuito a un declassamento della raccomandazione da parte degli analisti di Mediobanca.
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