Il petrolio si è stabilizzato lunedì, arrestando un calo di tre giorni, con i futures del Brent che si scambiano sotto agli 81 dollari al barile. L'attenzione degli investitori è rivolta all'imminente riunione dell'OPEC+, in cui si prevede che l'Arabia Saudita e la Russia prolunghino i tagli volontari all'offerta almeno fino al primo trimestre del 2024. Si ipotizza che il gruppo possa prendere in considerazione un'estensione o un
potenziale aumento dei tagli all'offerta da parte dell'OPEC+ nel prossimo anno per sostenere il mercato. La riunione ministeriale, inizialmente prevista per il 26 novembre, è stata rinviata al 30 novembre a causa di un disaccordo sulle quote di produzione dei produttori africani all'interno del gruppo. A pesare sui prezzi del greggio sono stati anche i segnali di una robusta offerta, in particolare da parte dei Paesi non-OPEC, con le scorte di greggio degli Stati Uniti che hanno continuato ad aumentare più del previsto. Nel frattempo, l'Agenzia Internazionale per l'Energia ha dichiarato di aspettarsi ancora un leggero surplus nei mercati petroliferi globali il prossimo anno, nonostante la potenziale estensione dei tagli all'offerta dell'OPEC+ fino al 2024.
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