Le azioni europee hanno mantenuto i primi guadagni in chiusura di settimana, sfruttando lo slancio derivante dalla raffica di attività delle banche centrali nonostante la pubblicazione di dati PMI più deboli del previsto. Lo STOXX 50 ha toccato un massimo di 23 anni a 4.560 punti e il più ampio STOXX 600 ha raggiunto il livello più alto dal gennaio 2022 dopo un rally di sei settimane. La Banca Centrale Europea ha mantenuto i tassi e ha resistito alle aspettative di tagli immediati, facendo eco a una posizione simile
assunta dalla Banca d'Inghilterra. Nel frattempo, la Federal Reserve ha accennato alla possibilità di una riduzione dei tassi più ampia del previsto per il 2024. In altre notizie, i dati PMI hanno rivelato una contrazione più marcata dell'attività del settore privato dell'Eurozona a dicembre, con un andamento peggiore di quanto previsto dai mercati. Per quanto riguarda gli aggiornamenti societari, il rivenditore di moda svedese H&M ha registrato un calo delle vendite del 4% nel periodo settembre-novembre, mentre il riassicuratore tedesco Munich Re ha dichiarato di puntare a 5 miliardi di euro di utile netto per il prossimo anno.
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