l FTSE MIB ha perso lo 0,18% per chiudere a 30.689 giovedì, in quanto i dati preliminari hanno rivelato che l'inflazione dell'Eurozona è scesa al 2,8% a gennaio, rispettando le aspettative. Anche il tasso core è sceso al 3,3%, segnando il minimo da marzo 2022 ma superando le previsioni del 3,2%. Nel frattempo, negli Stati Uniti, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha indicato possibili tagli dei tassi nel corso dell'anno, anche se non previsti per marzo. A livello nazionale, le stime flash hanno suggerito un leggero aumento dell'inflazione allo 0,8%, al di sotto delle previsioni del mercato. Inoltre, il PMI
manifatturiero è salito a 48,5 a gennaio, raggiungendo il punto più alto da marzo 2023. Sul fronte societario, Enel è stata tra i maggiori ritardatari, perdendo il 2,2%, dopo che gli analisti di Jefferies hanno tagliato il prezzo obiettivo della società. Inoltre, le utilities hanno avuto una seduta debole, in particolare A2a e Hera, con un calo di circa il 3%. Al contrario, Ferrari è stata la società più performante, con un guadagno di oltre il 9%, dopo risultati trimestrali migliori delle attese.
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