L'oro si è avvicinato a 2.200 dollari l'oncia mercoledì, dopo aver affrontato una forte volatilità nella sessione precedente, mentre gli investitori attendevano una lettura chiave dell'inflazione statunitense che potrebbe influenzare le prospettive della politica monetaria della Federal Reserve. L'ultimo rapporto sull'indice dei prezzi PCE degli Stati Uniti, che è l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, sarà pubblicato venerdì. Nel frattempo, i dati di martedì hanno mostrato che gli ordini di beni durevoli negli
Stati Uniti sono aumentati più del previsto a febbraio, mentre la spesa delle imprese per le attrezzature ha mostrato timidi segnali di ripresa. Negli ultimi commenti delle banche centrali, il presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee ha dichiarato di aver previsto tre tagli dei tassi per quest'anno, mentre il governatore della Fed Lisa Cook ha affermato che la banca centrale deve procedere con cautela nel decidere quando iniziare a tagliare i tassi. Attualmente i mercati valutano circa il 70% di possibilità che la Fed inizi a tagliare i tassi a giugno, rispetto al 55% circa registrato prima della riunione di marzo della banca centrale.
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