Il FTSE MIB ha chiuso lunedì in ribasso dello 0,8% a 34.799, estendendo le perdite di venerdì e allineandosi ai più ampi ribassi dei titoli europei. L'aumento dei prezzi dell'energia ha riacceso le preoccupazioni sull'inflazione e su un potenziale ritardo nei tagli dei tassi da parte della Federal Reserve.
Anche l'incertezza sulla presidenza Trump ha continuato a pesare. Gli operatori attendono ora i discorsi di vari funzionari della Federal Reserve, i dati economici chiave, tra cui l'inflazione di dicembre, e l'inizio della stagione degli utili, con i risultati finanziari delle principali banche statunitensi. Tra le azioni milanesi, Nexi, Prysmian e Ferrari sono state le maggiori perdenti, con cali compresi tra il 2,8% e il 3,9%. Stmicroelectronics è scivolata del 2,6%, con gli analisti di Banca Akros che prevedono una ripresa solo nella seconda metà dell'anno. Al contrario, Amplifon è salita del 2,5% dopo che gli analisti di Intermonte hanno portato il titolo a "outperform". Si sono distinti anche i titoli del settore energetico, con Tenaris (+1%), Snam (+1%) ed Eni (+0,9%) che hanno beneficiato del rally del petrolio.
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