Il FTSE MIB è sceso di oltre l'1% al di sotto di 39.350 nelle prime contrattazioni di martedì, invertendo i guadagni della sessione precedente, mentre i mercati sono stati scossi dall'appello del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l'immediata evacuazione di Teheran, con il quinto giorno di combattimenti tra Israele e Iran che ha alimentato i timori di un più ampio conflitto regionale. Gli attacchi continuano
nonostante le notizie secondo cui l'Iran starebbe cercando di attenuare le ostilità con Israele e di riprendere i colloqui nucleari con gli Stati Uniti. In mezzo al rumore geopolitico, gli investitori si stanno preparando alla riunione politica della Federal Reserve statunitense, che secondo le previsioni dovrebbe mantenere i tassi invariati mercoledì. Sul fronte societario, le perdite sono state ampie, con i titoli finanziari tra i più deboli. Le principali banche italiane, UniCredit e Intesa Sanpaolo, hanno perso rispettivamente il 2,6% e l'1,9%. Tra gli altri titoli in calo si segnalano Leonardo (-2,4%), Prysmian (-2,2%) e Buzzi Unicem (-1,8%)
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