mardi 10 mai 2022

FTSE MIB in rimbalzo

  l'indice FTSE MIB è in rimbalzo  sopra il livello di 23.100,


rimbalzando  dal calo del 2,7% della sessione precedente
 Bper Banca +8% guida i guadagni di Milano,  dopo che la sua perdita di profitto è stata inferiore
alle attese nel primo trimestre.
Bene anche Pirelli +3.9% che ha  beneficiato di ottimi risultati aziendali, dopo aver
 registrato un fatturato del primo trimestre superiore alle aspettative.
Gli investitori si concentreranno anche sull'incontro di oggi del primo ministro Mario Draghi
con il presidente Biden, in cui gli argomenti di discussione includono la sicurezza energetica
italiana mentre il Paese tenta di allentare la sua dipendenza dai combustibili fossili russi.

 

 La produzione industriale in Italia intanto è rimasta invariata a marzo 2022 rispetto al mese precedente dopo un aumento del 4 per cento a febbraio e rispetto alle aspettative del mercato di una
 contrazione dell'1,9 per cento.

 Su base annua, la produzione industriale è aumentata del 3,4%, riprendendo dall'aumento del 3% rivisto al rialzo nel mese precedente.

  BTP a 10 anni al 3%

Il rendimento del BTP a 10 anni al 3%, in calo dal massimo triennale del 3,2% toccato il 9 maggio,
 quando i trader hanno coperto posizioni corte e momentaneamente fermato il sell-off mondiale delle
 obbligazioni. Tuttavia, gli investitori continuano a monitorare le proiezioni di una politica monetaria
più restrittiva da parte dei decisori politici della BCE che sostengono l'inizio della normalizzazione dei
 tassi di interesse a luglio. Il membro del Consiglio direttivo della BCE Nagel ha affermato che gli
acquisti di attività potrebbero terminare entro giugno, una condizione necessaria per l'inizio del ciclo
 di rialzo dei tassi, poiché l'inflazione nel blocco europeo si attesta a un livello record del 7,5%. In un
contesto di oneri finanziari elevati, il governo italiano ha approvato un decreto da 14 miliardi di euro
per sostenere imprese e famiglie con bollette energetiche in aumento. Il nuovo pacchetto si aggiunge
ai 15,5 miliardi di euro già utilizzati per aiutare l'economia a causa dell'impennata dei prezzi dell'energia, per un impegno totale del 2% del PIL italiano.

 

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