L'indice FTSE MIB è sceso sotto i 21500 per poi rimbalzare , mentre i timori di recessione sempre più
forti, guidati da una stretta monetaria aggressiva, hanno continuato a pesare sui titoli azionari. I titoli tecnologici a Milano sono crollati in media di quasi il 4%, seguendo l'estesa flessione degli strumenti di debito. L'aumento dei prezzi del gas naturale in seguito alle perdite nei gasdotti Nord Stream I e II ha pesato sul sentiment. Nel frattempo, gli investitori hanno continuato a valutare i risultati delle elezioni parlamentari italiane e la misura in cui potrebbero influire sulle finanze italiane.
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