jeudi 1 septembre 2022

FTSE MIB è sceso dell'1,2% e chiude a 21.300

L'indice FTSE MIB è sceso dell'1,2% per chiudere a 21.300 , estendendo la sua flessione a cinque

sedute consecutive, mentre gli investitori valutano una serie di dati economici preoccupanti tra le aspettative di una stretta monetaria aggressiva da parte delle principali banche centrali. I PMI manifatturieri dell'Italia e dell'Eurozona si sono contratti per il secondo mese consecutivo ad agosto, evidenziando un calo della produzione e dei nuovi ordini. Quasi tutti i settori hanno registrato forti perdite alla borsa di Milano, guidate da un calo dei titoli bancari più pesanti a causa della prolungata flessione degli strumenti BTP. Banca Generali è scesa di oltre il 2%, mentre BPER Banca ha perso l'1,5%.

 I prezzi del gas naturale in Europa sono saliti a 250 euro per megawattora, dopo essere crollati di oltre il 25% dai livelli record di quasi 340 euro, mentre gli investitori valutano le forniture russe a fronte dell'aumento delle scorte e dei piani dell'UE per limitare i prezzi dell'energia e contenere la domanda. La Germania ha dichiarato che i suoi impianti di stoccaggio del gas saranno pieni all'85% entro il mese prossimo, prima dell'obiettivo di ottobre. Nonostante il sollievo, per ora le forniture rimangono scarse e le prospettive per l'inverno sono ancora molto incerte. La russa Gazprom ha interrotto le forniture all'Europa attraverso Nord Stream per tre giorni a partire da mercoledì, e i mercati temono che questo finisca per essere un'altra riduzione permanente delle forniture, dato che ha già ridotto i flussi attraverso il gasdotto a circa il 20%. Inoltre, la Norvegia, che ha superato la Russia come principale fornitore di gas all'Europa a seguito della guerra in Ucraina, ridurrà le sue esportazioni di gas a causa della manutenzione,pianificata di alcuni impianti.

 

 La Cina ha confinato più di 20 milioni di persone a Chengdu, una metropoli nel sud-ovest del Paese, mentre il gigante asiatico si trova ad affrontare una limitata ripresa dell'epidemia. A soffrire sono state le società più esposte alla seconda economia mondiale, in particolare i beni di lusso, 

La decisione indebolisce inoltre la crescita globale, mentre i timori di recessione si diffondono in Europa e negli Stati Uniti.

La Federal Reserve statunitense e la Banca Centrale Europea  sono ora obbligati ad assumere  il rischio di recessione per abbassare l inflazione, il che sta spaventando gli investitori.

Venerdì gli investitori attenderanno il rapporto mensile ufficiale sull'occupazione negli Stati Uniti. Un mercato del lavoro ancora rigido spingerà la Fed a inasprire la politica, mentre un rallentamento della crescita dei salari sarebbe un segnale di distensione sul fronte dei prezzi ma anche di un rallentamento  dell economia .

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