Martedì l'indice FTSE MIB ha chiuso in ribasso dello 0,2% a 43.071 punti, sotto pressione a causa della debolezza dei titoli finanziari e tecnologici. I titoli finanziari hanno registrato per lo più un andamento negativo, con MPS (-1,7%), Banco BPM (-1,7%), BPER Banca (-1,8%), Mediobanca (-0,6%), BP Sondrio (-1,5%), Unicredit (-0,6%) e Intesa Sanpaolo (-0,2%) che hanno pesato sull'indice. Kepler Cheuvreux ha declassato BPER Banca da “buy” a “hold”, citando un potenziale di rialzo limitato dopo un rally di quasi il 60% quest'anno, mentre ha aumentato il suo prezzo obiettivo a 10,3 euro. Nel frattempo, Goldman
Sachs ha reso nota una partecipazione dello 0,001% in MPS, in calo
rispetto al 3,011% del giorno precedente. Le speculazioni sulle fusioni e
acquisizioni hanno continuato a circondare Mediobanca, Generali,
Unicredit e Intesa Sanpaolo. Tra i titoli in rialzo, Generali (+0,5%),
Unipol (+2%), Finecobank (+1,2%) e Azimut (+2,1%) hanno registrato un
avanzamento. STMicroelectronics (-1,8%) ha guidato le perdite nel
settore tecnologico, mentre Leonardo ha perso lo 0,9%. Sul fronte
positivo, i titoli del lusso hanno sovraperformato, con Moncler (+2,3%) e
Brunello Cucinelli (+2,1%) in rialzo grazie all'ottimismo per il lancio
di nuovi designer e gli sforzi per rendere i prodotti più accessibili.
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