Il FTSE MIB ha esteso le perdite per la terza sessione a 27.436 mercoledì, il minimo dalla fine di giugno, a causa della flessione del sentimento globale.
Gli ultimi dati economici hanno mostrato un rallentamento della crescita del settore dei servizi negli Stati Uniti a settembre e un aumento inferiore alle attese sui dati occupazione settore privato USA.
Secondo questi dati, a settembre sono stati creati solo 89.000 posti di lavoro nel settore privato, rispetto al consensus di Bloomberg di 150.000 e a quello di FactSet di 140.000.
Sul fronte societario, i titoli industriali hanno subito una flessione, con Leonardo e Prysmian in calo di circa il 2%. Inoltre, le aziende petrolchimiche hanno risentito del recente calo dei prezzi del greggio. Inoltre, Inwit ha perso il 2,7% dopo il downgrade degli analisti di Barclays. In compenso, le utilities hanno registrato una seduta positiva: Hera (+2,7%) e A2a (+1%).
Da diversi giorni gli occhi degli investitori sono puntati sul mercato obbligazionario, dove il rendimento dei titoli decennali statunitensi ha toccato il livello più alto degli ultimi 16 anni, al 4,88%, per poi scendere al 4,73% a fine seduta.
Il tasso sul debito decennale tedesco, che è il parametro di riferimento nel Vecchio Continente, ha superato il 3% mercoledì per la prima volta dal 2011, ma a fine seduta era in calo, al 2,92%.
Il problema di oggi è la velocità con cui i rendimenti stanno salendo: questo è visto come difficile da controllare ed è il problema di breve termine, ma il mercato non ha modo di dire se il ritmo sta per rallentare o stabilizzarsi, Rialzo che rientrano nel ciclo che va da settembre a gennaio- febbraio.
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