Il FTSE MIB ha perso oltre l'1,3%, chiudendo martedì sotto la soglia dei 27.500, ottoperformando le sue controparti europee, a causa dei commenti da falco dei funzionari della Fed e della BCE e delle aperture di posti di lavoro superiori al previsto negli Stati Uniti,
che hanno innescato una svalutazione dei titoli di Stato globali. Il BTP decennale italiano ha raggiunto nuovamente un massimo di 11 anni, leggermente al di sotto della soglia del 5%. Tuttavia, il ministro dell'Industria ha dichiarato che il tasso di inflazione italiano potrebbe scendere al 3,4% entro la fine dell'anno grazie alle misure di contenimento dei prezzi dei beni di prima necessità adottate tra ottobre e dicembre. Sul fronte societario, le utility e l'energia sono state sotto pressione, in particolare Prysmian (-5,2%), Nexi (-3,2%) ed Enel (-2,6%). Inoltre, Stellantis è in calo dell'1,6%, anche se la società automobilistica ha registrato un aumento delle vendite di auto in Italia del 24,5% su base annua.
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