La maggior parte dei titoli statunitensi ha recuperato un po' di terreno nelle contrattazioni pomeridiane dell'ultima sessione della settimana, mentre i mercati valutavano gli utili societari e i rischi legati alle incerte politiche tariffarie del Presidente Trump. L'S&P 500 è salito dello 0,6% circa e il Nasdaq 100 ha guadagnato lo 0,45%. Eli Lilly ha registrato un'impennata di oltre il 15% dopo i risultati promettenti di un test per il suo nuovo farmaco contro l'obesità. TSMC è salita dopo aver pubblicato una forte guidance, ma
il settore dei chip in generale è rimasto fragile dopo l'embargo sulle esportazioni di Nvidia imposto da Trump. Sul fronte commerciale, le minacce di dazi su rame, semiconduttori, prodotti farmaceutici e legname non sono ancora state confermate dalla Casa Bianca, anche se i rapporti indicano che i negoziati con il Giappone sono imminenti. Il rischio è stato inoltre ostacolato dalle critiche di Trump al presidente della Fed Powell, dopo l'avvertimento di quest'ultimo che le tariffe potrebbero ostacolare la crescita e riaccendere l'inflazione. D'altro canto, i futures di UnitedHealth sono crollati del 23% dopo i risultati, portando il Dow a perdere quasi l'1%.
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