dimanche 3 septembre 2023

Il FTSE MIB è sceso dello 0,6% per chiudere a 28.660 venerdì

 Il FTSE MIB è sceso dello 0,6% per chiudere a 28.660 venerdì, dopo che l'Istat ha rivisto al ribasso la stima del tasso di crescita del PIL nel 2° trimestre. Inoltre, gli operatori hanno digerito la pubblicazione dei Non-Farm Payrolls statunitensi, che hanno mostrato che la più grande economia del mondo ha aggiunto 187.000 posti di lavoro nell'agosto 2023. 

 

Pur superando il consenso, questo dato segna il terzo mese consecutivo di aumento dei posti di lavoro al di sotto della soglia dei 200.000, suggerendo un graduale allentamento delle condizioni del mercato del lavoro. All'interno del FTSE MIB, i titoli energetici sono stati tra i più performanti, guidati dalla traiettoria del greggio verso l'avanzata settimanale più significativa da aprile. Inoltre, Telecom Italia ha registrato un rialzo del 2,7% in vista dell'imminente riorganizzazione e scorporo di Netco. Al contrario, Ferrari e Stellantis sono stati i peggiori performer, perdendo entrambi più del 2%. Quest'ultima è stata pesantemente colpita dalle tensioni negli Stati Uniti tra i produttori di auto e i sindacati. Nel corso della settimana, l'indice è salito dell'1,6% circa.

 

 Il Dow Jones ha chiuso venerdì in rialzo di 116 punti, l'S&P 500 ha aggiunto quasi lo 0,2% e il Nasdaq ha terminato marginalmente in ribasso, in seguito ai dati sui posti di lavoro che hanno mostrato che il mercato del lavoro si sta raffreddando, dando spazio alla Fed per mettere in pausa il ciclo di inasprimento. L'economia statunitense ha aggiunto 187.000 posti di lavoro, superando le aspettative del mercato di 170.000, ma a seguito di una revisione al ribasso di 110.000 unità rispetto ai due mesi precedenti. Inoltre, il tasso di disoccupazione è salito al 3,8%, il più alto dal febbraio 2022 e superiore alle previsioni del 3,5%. Nel frattempo, il rapporto ISM ha mostrato che la flessione del settore manifatturiero si è attenuata più del previsto ad agosto, mettendo sotto pressione le aziende tecnologiche. Tesla è scesa del 5% dopo che il produttore di veicoli elettrici ha tagliato i prezzi di due dei suoi modelli negli Stati Uniti. Sul fronte degli utili, Dell Technologies, MongoDB e Lululemon sono balzate rispettivamente del 21,1%, del 3% e del 6% grazie a risultati trimestrali migliori del previsto. D'altro canto, Broadcom è scesa del 5,5% e VMware ha perso il 2,8% a causa di aggiornamenti deludenti. Nella settimana, il Dow è salito finora dello 0,6%, l'S&P 500 dell'1,9% e il Nasdaq del 2,6%.

 

 

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