Il FTSE MIB è avanzato dello 0,6%, attestandosi intorno al livello di 28.400 lunedì, con gli investitori che attendono con ansia la decisione di politica monetaria della BCE prevista per giovedì. I nuovi dati
macroeconomici italiani hanno rivelato che la produzione industriale del Paese è diminuita più del previsto a luglio, indicando un ulteriore rallentamento dell'attività economica in Europa e riducendo la probabilità di un nuovo rialzo dei tassi della BCE questo mese. Questa mattina il settore bancario ha registrato una performance eccezionale, con Banca Monte Paschi Siena (+2,8%) e Banco BPM (+2,1%) in rialzo. Si è distinta anche Intesa Sanpaolo (+2,2%), che ha annunciato i risultati finali dell'offerta di riacquisto in contanti di tutto o parte del suo prestito obbligazionario perpetuo. Inoltre, Stellantis ha registrato un aumento dell'1% in seguito all'inaugurazione del suo Battery Technology Center venerdì e al lancio della terza tranche del buyback da 1,5 miliardi di euro lunedì. Al contrario, Ferrari (-0,9%) è attualmente il titolo peggiore dell'indice.
L'economia dell'area dell'euro crescerà probabilmente dello 0,8% nel 2023, una percentuale inferiore rispetto all'espansione dell'1,1% prevista in precedenza, poiché l'inflazione persistentemente elevata continua a esercitare pressioni sui consumi e l'impatto della politica monetaria restrittiva frena l'attività economica, secondo le previsioni economiche dell'estate 2023 della Commissione europea. Inoltre, si prevede che la debolezza della crescita si estenderà al 2024, con una proiezione del PIL ridotta all'1,3% rispetto alla precedente stima dell'1,6%. Tra le maggiori economie del blocco, la Germania dovrebbe subire una contrazione dello 0,4% quest'anno per poi crescere dell'1,1% nel 2024. Spagna, Francia e Italia dovrebbero espandersi rispettivamente del 2,2%, 1% e 0,9% nel 2023 e dell'1,9%, 1,2% e 0,8% l'anno successivo.
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