L'euro è scivolato al di sotto di 1,058 dollari, avvicinandosi al minimo da oltre un anno di 1,0496 dollari toccato la scorsa settimana, sotto la pressione di un dollaro forte, mentre gli operatori seguono le nomine politiche di Donald Trump per la sua nuova amministrazione e le potenziali ripercussioni della sua presidenza sull'Europa, in particolare per quanto riguarda i dazi sull'UE e sulla Cina. Gli investitori stanno
anche monitorando attentamente la decisione di Trump sulla scelta del Segretario al Tesoro, poiché le politiche proposte, come le tariffe e i tagli fiscali finanziati dal debito, potrebbero alimentare l'inflazione, riducendo potenzialmente la necessità di ulteriori tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. In Europa, le scarse prospettive economiche continuano a limitare le aspettative di cambiamenti significativi nella politica della BCE. I mercati sono in attesa di dati chiave, tra cui la crescita dei salari negoziati nell'Eurozona e i prossimi dati PMI. Si prevede che la BCE taglierà il tasso di deposito di altri 25 punti base a dicembre, e le previsioni indicano che potrebbe scendere a circa l'1,9% entro luglio.
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