I futures del rame sono scesi di oltre il 4% sotto i 4,50 dollari per libbra giovedì, estendendo un calo di quasi il 20% nelle sessioni precedenti dopo che il presidente Donald Trump ha confermato che il rame raffinato sarà escluso dalle nuove tariffe statunitensi che entreranno in vigore venerdì. Il pacchetto tariffario riguarderà i prodotti semilavorati in rame, come fili e tubi, ma esenterà le forme grezze come il minerale, i catodi e i concentrati, input fondamentali per la produzione industriale e le forme di rame più
comunemente importate negli Stati Uniti. Il crollo riflette anche un'inversione di tendenza delle spedizioni anticipate, in quanto gli operatori hanno reindirizzato i flussi di rame verso gli Stati Uniti in previsione di dazi più ampi. Con le materie prime ora esenti, la domanda di rame destinata agli Stati Uniti è diminuita drasticamente. Il Cile, il principale fornitore di rame degli Stati Uniti, ha accolto con favore l'esenzione. Gli Stati Uniti importano circa il 45% del loro fabbisogno industriale di rame, di cui il Cile rappresenta circa la metà.
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