Il FTSE MIB è sceso dell'1,3% per chiudere a 42.655 martedì, mentre l'Italia ha avviato i colloqui con le banche nazionali sui contributi per sostenere le finanze statali, aumentando la pressione sul settore. Il settore è stato inoltre messo sotto pressione dal leggero allargamento degli spread obbligazionari tra l'Italia
e i membri dell'Eurozona a più basso debito, dato che l'imminente voto di sfiducia in Francia sul suo bilancio ha messo a rischio le condizioni fiscali del blocco. UniCredit è scesa del 3,6% mentre i mercati hanno digerito l'impatto dei prestiti statali a fronte del recente aumento della sua partecipazione nella tedesca Commerzbank. Inoltre, Banca Popolare di Sondrio, Mediobanca, Banca Monte Paschi Siena 2,3% e Intesa Sanpaolo sono scese tra il 3% e l'1%.
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