Giovedì l'indice FTSE MIB ha chiuso in ribasso dello 0,4% a 42.242 punti, sotto la pressione dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti, dell'aumento dei tassi e delle notizie pessimistiche provenienti dai colossi del lusso. Brunello Cucinelli ha registrato un calo di quasi il 20% prima che le contrattazioni fossero sospese a Milano, a seguito delle accuse mosse da Morpheus Research, che detiene una posizione corta sul titolo per presunte attività in Russia e strategie di posizionamento del marchio. I rendimenti italiani e i loro
spread rispetto ai membri dell'Eurozona sono aumentati notevolmente a causa delle ridotte aspettative di due tagli dei tassi da parte della Fed quest'anno, mettendo sotto pressione i titoli sensibili al credito. Inoltre, Recordati ha perso oltre il 3%, seguendo l'andamento del settore biomedico europeo, a causa di una nuova indagine delle autorità statunitensi che potrebbero applicare dazi sui prodotti medici. Nel settore bancario, Intesa Sanpaolo (+0,4%) e UniCredit (+0,2%) hanno guadagnato terreno dopo che Fitch ha alzato il rating di entrambe le società a seguito del miglioramento delle prospettive dell'Italia, mentre Banco BPM (+1,8%) è salito dopo che Goldman Sachs ha avviato la copertura con un rating Buy.
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