lundi 30 décembre 2024

Il FTSE MIB ha chiuso in marginale rialzo a 34.186

 Il FTSE MIB ha invertito alcune perdite iniziali e ha chiuso in marginale rialzo a 34.186 nell'ultimo giorno di negoziazione del 2024, in controtendenza rispetto all'Europa, in una sessione caratterizzata da volumi di scambio ridotti in vista della fine dell'anno. Allo stesso tempo, gli operatori sono rimasti cauti a causa delle incertezze sullo scenario globale nel 2025. Il settore bancario ha guidato i guadagni, con Mps in aumento del 2,3%, seguito da Bper (+1,4%). Anche le utility hanno registrato una buona performance, 

 

dimanche 29 décembre 2024

Le azioni statunitensi sono scese venerdì

 Le azioni statunitensi sono scese venerdì a causa di un crollo delle principali società tecnologiche che ha pesato su Wall Street, avviata a concludere un anno volatile ma stellare. L'S&P 500 è sceso dell'1,1%, il Nasdaq 100 ha perso l'1,3% e il Dow Jones ha perso 333 punti, interrompendo una striscia vincente di 6 sedute. Le scarse contrattazioni natalizie hanno amplificato i movimenti del mercato, con megacapitali 

 

Il FTSE MIB ha chiuso in rialzo l'1,25% a 34.160

 Il FTSE MIB ha esteso i guadagni iniziali per chiudere in rialzo  l'1,25% a 34.160 venerdì, consolidando la sua posizione di indice più performante in Europa dopo la pausa natalizia. Tra i titoli azionari, si sono distinti STMicroelectronics (+2,2%), Moncler (+2,1%), Stellantis (+2,1%) ed Eni (+2%).

 

 

vendredi 27 décembre 2024

EUPHORIA

  Nella settimana del 26 novembre, la posizione netta lunga degli small trader nei futures sugli indici S&P 500, Nasdaq 100 e DJIA è salita a 100,20 miliardi di dollari, come riportato nel rapporto settimanale del Commitment of Traders. L'estremo di settembre 2021, che ha preannunciato i top di novembre 2021 e gennaio 2022 delle principali medie azionarie, era di 42,06 miliardi di dollari. Quindi, dal margine anteriore a quello finale del picco in corso, il posizionamento dei piccoli trader per un rally delle medie azionarie è aumentato del 138%, un'altra indicazione che il declino in corso sarà il più grande nella nostra vita e probabilmente il più grande nella storia del Paese.

 

L'oro è sceso sotto i 2.630 dollari l'oncia

 L'oro è sceso sotto i 2.630 dollari l'oncia venerdì, cedendo i guadagni della sessione precedente in un contesto di scarse contrattazioni festive. Gli operatori hanno continuato ad attendere i segnali sull'economia statunitense sotto la nuova amministrazione Trump e a valutare le prospettive di politica monetaria della Federal Reserve. I recenti dati moderati sull'inflazione PCE degli Stati Uniti hanno messo