L'euro è scivolato al di sotto di 1,04 dollari contro il dollaro, avvicinandosi ai minimi biennali di fine novembre, ed è in calo di quasi il 6% per il 2024, spinto da aspettative divergenti sulle politiche delle banche centrali. Gli investitori stanno metabolizzando le recenti riunioni delle banche centrali e modificando le previsioni di taglio dei tassi nel 2025. Il Presidente della Banca Centrale Europea (BCE)
Christine Lagarde ha dichiarato che l'Eurozona è "molto vicina" al suo obiettivo di inflazione a medio termine in un'intervista al Financial Times. A dicembre, la BCE ha tagliato per la quarta volta i tassi al 3%, ma ha mantenuto un tono cauto. La Lagarde ha sottolineato che mentre l'inflazione complessiva si è ridotta al 2,2%, l'inflazione dei servizi è rimasta elevata al 3,9%, segnalando sfide persistenti. Per contro, la Federal Reserve prevede solo due tagli dei tassi nel 2025, rispetto alla precedente previsione di quattro, sostenendo il dollaro. Gli investitori rimangono inoltre cauti riguardo ai cambiamenti della politica statunitense sotto il presidente eletto Donald Trump, aggiungendo incertezza alle prospettive di mercato per il 2025.
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